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La Collezione Egiziana, seconda per importanza in Italia solo a quella del Museo Egizio di Torino, fu costituita tra il secondo ed il terzo decennio dell'Ottocento con l’acquisizione di materiali provenienti da collezioni private e dagli scavi borbonici nell’area vesuviana ed in quella flegrea. Contraddistinta dalla presenza di raccolte diverse per gusto, epoca e modalità di formazione, la collezione racchiude, oltre agli indiscutibili e interessanti dati archeologici, un grande valore storico documentario nell’ambito del collezionismo.Unico esemplare di provenienza egiziana della collezione Farnese è il Naoforo, una statua raffigurante un personaggio inginocchiato con un’edicola tra le mani (naòs, da cui la denominazione corrente di naoforo) al cui interno è il dio Osiride. Nelle sale XIX - XXI del Museo è esposto il nucleo principale della Sezione egiziana, quello appartenente alla collezione Borgia, formata nella seconda metà del Settecento dal Cardinale Stefano Borgia, personaggio di grande cultura, interessato allo studio della storia e dell’antiquaria. Il Cardinale, già erede di una raccolta di oggetti antichi rinvenuti nei dintorni di Roma e di Velletri, si adoperò con passione per accrescere la sua raccolta fino a trasformarla in un vero e proprio museo.
Gli interventi eseguiti con prodotti formulati dalla nostra Società, sono stati relativi al risanamento della disidratazione del supporto ligneo e alla perdita di gran parte della cromia originale. Erano presenti anche diversi fori di insetti xilofagi e perdita di materia del supporto ligneo alla base e sul retro dei reperti in corrispondenza dei fori.
Intervento di restauro: disinfestazione con Timpest Platinum antixilofagi e Timpest Aqua, da noi formulato per la Ditta Mazzoni, per iniezione e camera ermetica, rimozione del protettivo utilizzato nel precedente intervento con tamponcini imbibiti con solvente apposito, consolidamento e incollaggio dei frammenti distaccati.
La nostra Società, per questo particolare ed importante lavoro di restauro, ha effettuato una specifica consulenza tecnico/scientifica oltre alla messa a punto di un particolare pull biocida utilizzato sul manufatto.
Il Restauro è stato effettuato dalla Ditta Carlo Bugli Restauri Srl

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Museo Archeologico Nazionale di Napoli